domenica 27 dicembre 2009

CARISMA.... vantaggio o pericolo? .......Dipende


immagine by Konstantinos Kottinis

Questo blog è il frutto di una strategia didattica innovativa e intelligente che vuole coniugare il fare con l'apprendere e con il comunicare.

 L’ho  dichiarato fin dall’inizio, questo modello  mi entusiasma, perché ritengo giusto che per apprendere nuove modalità  comunicative quali il blog non basta  leggerne definizioni e descrizioni ma bisogna  praticare  “l’oggetto di studio” e  anche perché mi ha consentito di  instaurare un rapporto diretto con il professore (anche se non ama essere definito così !). Un rapporto che in questi due anni è un po’ mancato, vuoi per la mediazione  dei tutor  che hanno sempre fatto da tramite e vuoi anche per lo scarso interesse dei prof a volerlo stabilire. Questo rapporto diretto mi ha fatto capire che un’altra via è possibile, il dialogo tra docente e discente (sono sicura che anche questa definizione non piace ad Andreas!)  è possibile,  i ruoli non devono mai  occultare  la persona che deve invece avere sempre un ruolo centrale.       

La mia riflessione  non vuole  soffermarsi sulla validità in generale  del blog e della blogclasse come  strumento didattico, perché la considero quasi scontata e sono sicura che avrà un incremento nel prossimo futuro, ma sulla trasferibilità di tale  modello.
Riflettendo sulla nostra comune   esperienza   mi chiedo se   può essere facilmente trasferibile con lo stesso grado di gradimento senza un prof in  grado di esercitare un certo appeal sui suoi studenti.  Noi siamo tutti concordi  nell’affermare la validità dell’esperienza ( lo desumo dai commenti  )  ma  potremmo dire la stessa cosa  senza  la presenza di Andreas?  Sostituito da un professore qualsiasi  il modello didattico avrebbe la stessa efficacia?   La risposta che io mi do è no, quindi per me  questo modello include anche   un professore carismatico altrimenti non credo possa funzionare. Il problema però è  proprio  il carisma.
Questa   considerazione    mi  fa scaturire altre domande del tipo:  sostituendo  un prof carismatico positivo con  autentici interessi di ricerca e con valori socialmente  condivisibili,  con un  professore carismatico negativo  che abilmente  promuove disvalori, posizioni  di parte,  ideologie, questo  strumento didattico cosa potrebbe diventare?
Di certo  sarebbe altra cosa, quali scenari  aprirebbe nel campo educativo?
 Mi fermo qui perché   non vorrei che   la condivisione di  questa mia riflessione  possa essere  interpretata come un   segno di sfiducia  nei confronti dell’innovazione, anche perché  io sono la prima a sostenerla.

3 commenti:

learner68 ha detto...

Condivido pienamente le tue parole e credo che l'importanza di colui che media, facilita l'apprendimento sia fondamentale. Non importa il mezzo che si usa, ma la cosa importante è il clima che si instaura e crea in ogni ambiente di apprendimento. Anche a scuola, come ben sai, continua ad essere fondamentale la figura dell'insegnante. Ma come dici tu, quale insegnante? Ci deve essere? Come deve essere? Sono più importanti le sue conoscenze o la capacità di creare le domande e di dare agli alunni gli strumenti per trovare delle risposte?
Andreas ha questa capacità, tu hai questa capacità che tutti dovrebbero fare propria. E' pero una strada difficile e molto lunga!
Grazie per il tuo spunto di riflessione.

simonardi ha detto...

grazie learner68 per avermi riconosciuto doti a cui aspiro ma che non credo di avere!!! coltiverò per qualche istante l'illusione che sia vero!!!! alla fine non è questo che conta ma la voglia di migliorare che spero non mi abbandoni mai.
ciao

Andreas Formiconi ha detto...

Difficile ripondere a codesta domanda.

Forse nella situazione attuale, dove l'insegnante è solitamente un riferimento unico, il rischio esiste.

C'è tuttavia da dire che ammesso che metodi del genere attecchiscano, questi andranno di concerto con una diversa concezione dei "contenuti" e della "autorevolezza", sempre più risorse ubiquitarie accessibili a costo zero o quasi i primi e più variegata e continuamente negoziata la seconda. Elementi questi che dovrebbero ridurre l'attuale polarizzazione sull'insegnante "ufficiale".